Un padre di famiglia che diventa prete e il figlio che decide di entrare in Seminario. È la storia che arriva da Catania, dove il giorno 7 ottobre, sono stati ordinati preti Alfio Caruso e Sebastiano Scamporrino nella basilica cattedrale per l’imposizione delle mani dell’Arcivescovo Luigi Renna.
Una vicenda particolare quella di Caruso, 68 anni, già diacono permanente da più di 20 anni, padre di quattro figli, nonno, rimasto vedovo pochi anni fa. Ad Adrano, in provincia di Catania, tutti lo chiamano “Alfredo” e in questi giorni non si parla d’altro, anche perché è molto conosciuto nella cittadina, essendo stato per quasi quarant’anni un impiegato comunale sempre disponibile e attento alle esigenze di ciascuno. Si è formato da ragazzo all’interno del Cammino Neocatecumenale della parrocchia Maria Santissima Assunta, ha vissuto le diverse tappe insieme alla moglie Rita che lo ha sempre sostenuto, svolgendo un ruolo significativo fino alla morte all’improvvisa. Diventando presbitero è come se realizzasse un sogno con lei condiviso che, nel mistero grande della vita e del dolore, gli ripeteva più volte: “Quando io non ci sarò più, tu diventerai sacerdote”. Quella che poteva apparire come una battuta della moglie, divenuta poi una promessa di Alfredo, si realizza in questa giornata come un dono per tutta la comunità diocesana.
Un dono maturo per l’età in cui è ricevuto, portando con sé e condividendola con tutti l’esperienza di paternità e di sposo come ricchezza da offrire a piene mani a quanti incontrerà nella sua missione sacerdotale: “Sono sereno ed emozionato – afferma Caruso – ringrazio coloro che mi hanno manifestato affetto e approvazione. La mia vita cambia con questa nuova chiamata che, come ogni vocazione, va sostenuta nella preghiera alla quale mi affido per compiere la volontà di Dio”.
La prima Messa presieduta sarà la prefestiva nella parrocchia San Giovanni Evangelista del paese. Dentro questa bella storia vocazionale ce n’è un’altra, un ulteriore segno dell’amore di Dio, che si rende visibile con l’ingresso il primo ottobre scorso nel seminario romano “Redemptoris Mater” del figlio Daniele, 35 anni, grafico pubblicitario, che attribuisce alla dipartita della madre la maturazione di questo desiderio che portava in cuore e la conseguente scelta di iniziare gli studi.
A proposito di giovani, l’altro novello sacerdote, Sebastiano Scamporrino, ha quasi trent’anni, è originario di Comiso nel ragusano, cresciuto nella parrocchia Santissima Annunziata e allievo del Seminario locale per un certo periodo. Dopo due anni di pausa di riflessione, continuando però gli studi presso lo Studio Teologico San Paolo, ha ripreso il percorso nel seminario interdiocesano di Catania e Nicosia grazie al discernimento vissuto nella parrocchia Sant’Agata al Borgo. È impegnato nella parrocchia Sacra Famiglia, docente di Religione presso lo storico liceo etneo “Cutelli-Salanitro”, oltre ad occuparsi di pastorale universitaria. Presiederà la prima Messa oggi pomeriggio presso il monastero delle Carmelitane Scalze “Madonna di Fatima” in Sant’Agata li Battiati.
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