Mentre alcuni cattolici sono stati impegnati nelle discussioni del Concilio Plenario con mozioni che vanno dal terzo rito della riconciliazione (assoluzione senza confessione), all’ordinazione diaconale delle donne, per finire con i riti aborigeni agli spiriti ancestrali prima della Santa Messa, i giovani dell’Arcidiocesi di Sydney si sono stretti al loro vescovo, Monsignor Anthony Fisher in una nuova iniziativa di evangelizzazione denomiata “Fideles” (‘Fedeli’ in latino).
Il 29 giugno, Solennità dei santi Pietro e Paolo, il metropolita di Sydney e Primate d’Australia ha incontrato i giovani della diocesi per una catechesi sui 30 anni del Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato da San Giovanni Paolo II nel 1992.
Grazie a questa iniziativa congiunta di Sydney Catholic Youth e le cappellanie universitarie, un numero crescente di giovani professionisti e studenti si ritrovano una volta al mese per un pasto e musica dal vivo, formazione catechistica e preghiera, ospiti in una delle parrocchie dell’arcidiocesi.
Per l’occasione, l’evento è stato ospitato dalla Parrocchia di San Gioacchino a Lidcombe, con la Santa Messa offerta dal sacerdote italo-australiano Padre Daniele Russo, vice-direttore per le vocazioni dell’arcidiocesi.
“Gli ultimi dati del censimento hanno rivelato che un giovane su tre nella fascia di età dai 18 ai 34 anni partecipa regolarmente a servizi religiosi almeno una volta al mese, in confronto alla media di uno su cinque. I giovani sono i migliori frequentatori della chiesa oggi,” ha spiegato Monsignor Fisher.
Questi giovani sono il futuro della Chiesa e nessun Concilio Plenario può fermarli.
Be the first to comment