Giovani. La nuova spiritualità? È un viaggio alla ricerca di sé

Il teologo e filosofo Thomas Halik sostiene che la sfida principale per il cristianesimo odierno sia il passaggio dalla religione alla spiritualità. Le forme tradizionali della religione sembrano in declino, mentre l’interesse per la spiritualità è in crescita.

Questo cambio sembra essere una risposta alla mancanza di adattamento della religione tradizionale alle esigenze attuali. Nella ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani Toniolo, i giovani che si sono allontanati dalla Chiesa e/o dalla fede condividono molte delle stesse idee.

Per loro, la spiritualità è un viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e del proprio io più profondo. La natura gioca un ruolo importante, offrendo una fonte di serenità e riflessione. Alcuni giovani associano la spiritualità a una ricerca di stabilità e radici, ma con una componente di provvisorietà e ulteriorità.

Per molti giovani, la spiritualità è una via verso l’interiorità, l’armonia e il benessere, mentre la religione può essere percepita come una presenza giudicante e limitante. Alcuni giovani vedono la fede come un percorso che inizia dalla spiritualità e potrebbe portare a Dio, anziché il contrario. Questo riflette un cambiamento antropologico in corso, che valorizza l’importanza del Sé e può portare a un soggettivismo spiritualistico.

I giovani intervistati sembrano non riconoscere il potenziale spirituale della vita cristiana. Questo solleva la questione della qualità spirituale delle esperienze proposte dalle comunità cristiane e se queste riescano a comunicare un senso di profondità e interiorità. Alcuni ambienti cristiani hanno forse contribuito agli allontanamenti, giudicando severamente i nuovi percorsi spirituali.

Infine, l’esperienza di un giovane non credente in un monastero evidenzia che la cura particolare della preghiera e l’integrazione della spiritualità in tutti gli aspetti della vita possono avere un impatto anche su coloro che si sentono lontani dalla fede. I giovani ci offrono una chiave per comprendere il loro mondo interiore e potrebbero contribuire a ravvivare la vita cristiana.

Come educatori e comunità cristiane, è importante chiedersi se siamo disposti a camminare con loro e ad aiutarli a scoprire l’altro/Altro che abita l’infinito al di là dei limiti del proprio io.

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