L’enigma della dichiarazione della Chiesa Cattolica

In una situazione di emergenza in rapida evoluzione, è emersa una controversia accesa sulla recente dichiarazione della Chiesa Cattolica in merito all’attacco di Hamas ai danni di Israele.

La Santa Sede è stata accusata di “ambiguità immorale” per non aver identificato chi sia l’aggressore. L’accusa è tanto grave quanto evidente. Israele ha criticato la condanna della Chiesa Cattolica per non aver menzionato Hamas come l’aggressore. L’ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha risposto prontamente a una dichiarazione dei Patriarchi della Terra Santa, un gruppo che comprende il nuovo influente cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Questa dichiarazione è stata rilasciata poco dopo l’inizio di un attacco palestinese contro gli israeliani, che finora ha causato la perdita di centinaia di vite e il rapimento di numerosi civili. Israele ha apertamente condannato il linguaggio diplomatico utilizzato nella dichiarazione della Chiesa Cattolica, vedendolo come un tentativo di equilibrare la bilancia tra l’aggressore e la vittima.

“Col passare delle ore, l’entità del massacro è ancora sconosciuta, ma è evidente che si tratta di una catastrofe di dimensioni bibliche. Il numero delle vittime potrebbe raggiungere mille, la maggior parte delle quali sono civili. Famiglie intere, nonni, genitori, bambini sono stati giustiziati a sangue freddo dai militanti palestinesi di Hamas e della Jihad Islamica.”

Israele ha espresso la propria delusione nel fatto che molte persone hanno trovato difficile comprendere la dichiarazione della Chiesa e condannare il crimine orrendo degli attacchi dei terroristi di Hamas. In questo contesto, Israele afferma: “È estremamente deludente e frustrante leggere il testo pubblicato dai Patriarchi e dai Capi delle Chiese di Gerusalemme il 7 ottobre. Questa dichiarazione è afflitta dalla stessa ambiguità immorale menzionata sopra. Dalla sua lettura, non è possibile comprendere cosa sia accaduto, chi fossero gli aggressori e chi le vittime. È particolarmente incredibile che un documento così asciutto sia stato firmato da persone di fede.”

La mancanza di chiarezza nella dichiarazione ricorda i silenzi di Pio XII. “Non è fuori luogo ricordare che oggi inizierà un convegno di tre giorni presso l’Università Gregoriana sui documenti del pontificato di Papa Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane”, osserva l’ambasciata. “Sembra che, a distanza di alcune decadi, ci siano ancora coloro che non hanno imparato le lezioni del recente passato oscuro.”

Ma cosa hanno esattamente dichiarato i Patriarchi della Terra Santa nel loro documento pubblicato sul sito del Patriarcato? Dopo aver “condannato inequivocabilmente qualsiasi atto che miri ai civili, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia o fede”, hanno rivolto un appello generale ai “leader politici e alle autorità affinché si impegnino in un dialogo sincero, cercando soluzioni durature che promuovano giustizia, pace e riconciliazione per il popolo di questa terra, che ha sopportato il peso del conflitto per troppo tempo.”

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