English football e “La leva calcistica”

E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori tristi che non hanno vinto mai ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro e adesso ridono dentro al bar e sono innamorati da dieci anni con una donna che non hanno amato mai e quanti ne hai veduti … 

Cantava così De Gregori nella sua canzone che ha un significato effettivamente molto semplice: parla del provino che un ragazzino di dodici anni che sta per entrare in una squadra di calcio. Molti hanno interpretato questa idea del provino come una metafora delle difficoltà della vita, come in effetti si potrebbe pensare leggendo attentamente il testo.

E capita così per molti ragazzini, passare per tutte le trafile delle giovanili delle squadre di calcio per poi trovarsi a 18 anni senza un vero lavoro tra le mani, spaesati tra la vita di tutti giorni.

In Italia lo sappiamo benissimo come funzionano queste cose e i ragazzini sono spesso oggetto di mercificazione tra i vari Club, usati come merce di scambio con valutazioni extralarge, spesso e volentieri senza che si muova realmente un solo euro con plusvalenza esagerate.

Ma Inghilterra è diverso. Il Crystal Palace è diventato il primo club inglese a offrire un programma di sostegno a tutti i giocatori della propria academy che non riescono ad arrivare in prima squadra e quindi a sfondare tra i professionisti.

Un programma per tutti i ragazzi che, entrati nelle giovanili ancor prima di aver compiuto 10 anni, non riescano a diventare professionisti, ritrovandosi appena maggiorenni e non più teenager catapultati per la prima volta in una realtà esterna al mondo del calcio. 

Coloro che per necessità non proseguono la propria carriera da atleti devono reinventarsi dal nulla senza aver potuto prima fare esperienza o essere inseriti gradualmente nel mondo del lavoro. Un cambio non sempre facile, soprattutto per chi non ha una famiglia alle spalle che può supportarli. 

Per questo motivo il Palace, oltre a impegnarsi al massimo perché la propria Academy produca giocatori di talento, supporterà tutti quei ragazzi il cui futuro è lontano dal mondo del calcio. Un supporto sia psicologico che lavorativo: il club aiuterà i ragazzi a capire qual è la strada migliore da percorrere, senza rimanere forzatamente legati al calcio, sebbene sia l’unica cosa che fanno da quando erano ancora bambini.

Si sa che dopo l’europeo tra noi Italiani e gli inglesi non corre buon sangue, ma quando c’è da fare i complimenti possiamo solo complimentarsi per il loro modo di fare, perché il futuro non è qualcosa di lontano costruito da altri, è un seme racchiuso in ognuno di noi ed ogni giorno è perfetto per lavorarci sopra. I giovani sono un seme che deve germogliare e quelli del Crystal Palace l’hanno capito bene, il potenziale va coltivato in qualsiasi campo e va scoperto insieme a chi ha più anni di te …

Tanto di cappello e che sìa d’insegnamento per noi Italiani.

Da noi i giovani vengono picchiati alle manifestazioni dai poliziotti, e manifestare per la morte di Lorenzo Parelli rimasto ucciso durante il suo ultimo giorno di stage nell’alternanza scuola-lavoro diventa terrorismo.

Ma questa è tutt’altra storia … 

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