Giancarlo De Sisti, tutto cuore e cervello

Centrocampista completo, geometrico, pulito ma anche grintoso. Un vero tuttofare
Alla Roma esordisce giovanissimo, si prende il centrocampo e la Coppa Italia del ’64: passaggi puliti, testa alta, mai una giocata buttata via.  Nel ’65 va alla Fiorentina e diventa il metronomo dello scudetto ’68/’69: ritmo, tempi giusti, la palla sempre data nel momento esatto.  Quella Viola non era la più forte sulla carta, ma con De Sisti sapeva cosa fare in ogni minuto. In azzurro firma un pezzo di storia: Europeo vinto nel ’68 e finale Mondiale nel ’70. Non era il numero che rubava l’occhio, era quello che metteva tutti nelle condizioni di brillare. 

A fine carriera torna alla Roma: un cerchio che si chiude dove era iniziato, con la stessa eleganza di sempre.  Se ami il calcio fatto di scelte giuste e personalità senza rumore, “Picchio” è il tuo regista: pochi gesti, tanta sostanza, e una bacheca che parla da sola.