Quando gioca il Napoli non gioca solo “il Napoli”. A Napoli il fenomeno-calcio non è esclusivamente sportivo, Ha vinto il Sud! Napoli Campione d’Italia una città che si stringe attorno alla squadra, ancora una volta. Perché c’è voglia di vivere un sogno, una favola. Orgogli sopiti, sogni, buoni sentimenti, favole, tifo, correttezza: quello che servirebbe a tutti anche nella vita.
E adesso il tempo dell’attesa è finito, questo è il tempo di Napoli e di tutto il Sud, campioni d’Italia per la terza volta! Uno scudetto aspettato per trentatré anni dopo Maradona, lo scudetto della passione comune, di ogni ceto sociale, dal benestante al più popolare e meno colto. Sotto la guida di Luciano Spalletti, i partenopei hanno trionfato nel campionato di Serie A dopo aver dominato in lungo e in largo durante tutto il corso della stagione. Bastava un punto ai partenopei per garantirsi matematicamente lo scudetto e cucirsi sul petto il tricolore con cinque turni d’anticipo rispetto alla fine del massimo campionato di calcio italiano.
Al Friuli, nella tana dell’Udinese, il punto sperato è arrivato: il match della 33esima giornata si è infatti chiuso sull’1-1. Dopo il vantaggio dei bianconeri con il gol di Lovric nel primo tempo, nella ripresa la rete decisiva di Osimhen. E adesso ogni parola è superflua, bisogna consegnare l’anima a questa città e abbandonarsi, immergersi nell’impazzimento che dilaga sotto i lampi dei fuochi d’artificio, il golfo illuminato a giorno, un popolo ai balconi, i bambini sulle spalle dei papà, Diego che lassù, è chiaramente molto più d’una stella.
Napule è mille culture (Napule è mille paure)
Napule è nu sole amaro (Napule è addore e’ mare)
Napule è na’ carta sporca (E nisciuno se ne importa)
Napule è na’ camminata (Int’ e viche miezo all’ate)
Napule è mille culure (Napule è mille paure)
Napule è nu sole amaro (Napule è addore e’ mare)
Grazie Napoli !
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