“Le nostre partite saranno un momento di unione e gioia per milioni di italiani: per un attimo dimenticheremo l’anno appena trascorso”. L’aveva detto Mancini prima dell’esordio, presentando Turchia-Italia, è l’Europeo della
rinascita.
La lunga attesa finalmente è giunta al termine, “pronti partenza e via”, e dopo la festa iniziale, con uno stadio Olimpico colorato e la voce di Bocelli che irrompe nel pre-partita, le squadre iniziano la battaglia. Nessuna sorpresa nelle formazioni ufficiali: Mancini si affida al collaudato 4-3-3 con Berardi e Insigne al fianco di Immobile in attacco.
Davanti al portiere Donnarumma, difesa formata da Florenzi e Spinazzola sulle corsie esterne con Bonucci e Chiellini al centro. In mezzo al campo Jorginho con Barella e Locatelli. Il primo quarto d’ora di Turchia-Italia è agitato da una forte emozione e la presenza degli oltre 2200 Turchi molto rumorosi dà quasi la sensazione di giocare fuori casa e difficilmente le due formazioni sono riuscite a fare male nell’area avversaria.
Così da cercare spazi che non riescono a trovare prima del 18′ quando Insigne manda fuori un pallone da una posizione favorevole. Al 21′ l’Italia chiede il primo calcio di rigore, con un tiro da fuori area di Immobile deviato con la mano da un giocatore turco. Il VAR però decide di non intervenire, visto che il braccio era attaccato al corpo.
Un minuto dopo gli Azzurri vanno vicino alla rete del vantaggio con un gran colpo di testa di Chiellini, deviato da Cakir in calcio d’angolo. A pochi secondi dall’intervallo c’è spazio per un’altra protesta, ancora una volta per un fallo di mano: Spinazzola crossa in area ma, a bloccare il pallone, è Celik con il braccio decisamente largo.
Finisce così il primo tempo e inizia la ripresa con un cambio per parte: Florenzi lascia il posto a Di Lorenzo, mentre tra le fila turche entra Under. Al 53′ si sblocca la partita. Berardi in area cerca Immobile con un passaggio teso, ma Demiral colpisce di petto e il pallone finisce nella sua rete.
Al 66′ arriva il raddoppio di Immobile. L’attaccante azzurro ribatte in rete un gran tiro di Spinazzola, respinto in area dal portiere. Il tris è a firma di Insigne, con l’Italia che approfitta di un rinvio sbagliato di Cakir. Berardi serve Immobile che tocca la palla in area per il numero 10.
L’attaccante con il suo marchio di fabbrica, il destro a giro, chiude la partita. “Abbiamo giocato bene” sembra che gridino tutti, ebbene sì abbiamo giocato veramente bene e lo sa anche Mancini che, a fine partita, dichiarerà: “Questa è una soddisfazione per noi e per tutti gli Italiani, spero ci siano ancora tante altre serate così, in questo mese.
Siamo una squadra giovane e possiamo ancora migliorare” e noi rispondiamo: – caro Mancio, siamo orgogliosi di voi … come si dice buona la prima… e testa alla Svizzera.
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