Dai soprannomi che le olgettine, stando alle intercettazioni, davano a Silvio Berlusconi, passando per quelli che gli sono stati affibbiati dalla stampa, dai fan o dai rivali, la lunga era del berlusconismo è costellata di nomignoli come “caimano” arrivando allo “psiconano” e al “Cavaliere Mascherato” nato da un’idea geniale di Antonio Ricci a Striscia la Notizia.
C’era anche “Presidente” che rimane per molti italiani un semplice soprannome oltre al sostantivo maschile.
Berlusconi ha ricoperto varie volte il ruolo di Presidente dalla presidenza del consiglio dei ministri, alla presidenza della Mediaset e quella del Milan società che l’ha reso il presidente di una squadra di calcio aver vinto di più e da qualche anno anche del Monza Calcio .
La prima uscita pubblica del leader di Forza Italia dopo l’ultimo ricovero al San Raffaele e per andare a vedere il suo Monza, Silvio ricompare in Tribunale… ops scusate pardon, in Tribuna all’U Power Stadium insieme alla compagna, la deputata azzurra Marta Fascina e all’amministratore della società bianco rossa amico fedele Adriano Galliani.
A distanza di due anni dall’ultima volta, in occasione di Monza-Lecco di Serie C finita 4-0 per i biancorossi, il patron brianzolo è tornato all’U Power Stadium per la sfida con la SPAL e il risultato è stato lo stesso dichiarando: “Vengo anche i prossimi due sabato che incontriamo le due squadre in testa alla classifica col Milan avevo questa tradizione, che prima delle partite importanti andavo nello spogliatoio per dare lo slancio giusto e poi ritornavo dopo la partita a fare i complimenti e a commentare”.
Poi il discorso è tornato sul Monza e della possibile promozione in Serie A: “La prima parte di campionato non è stata così brillante, allora nel mercato di gennaio abbiamo rafforzato la squadra e quindi adesso riteniamo di avere una squadra molto forte in tutti i reparti e speriamo di imboccare una via diritta verso la A, cominciando da sabato prossimo”.
Nella breve apparizione non si è limitato soltanto a parlare di calcio ma anche di salute e politica; sulla sua salute ha spiegato “sono passato da un brutto periodo, che non ci doveva essere . Però ne sono uscito, sto migliorando giorno dopo giorno, sperando di essere ancora in grado di cercare di fare il bene dell’Italia”.
E a chi gli ha chiesto se fosse arrabbiato con i suoi alleati politico uno dei quali tifoso sfegatato del suo vecchio Milan, ha risposto semplicemente di “no” di non essere arrabbiato, ma soltanto la consapevolezza della superiorità numerica nei confronti delle squadra avversarie per puntare sempre ad un risultato positivo, come un Monza Calcio qualsiasi dall’assetto tattico ultra offensivo.
Silvio sembra non arrendersi mai dal campo dell’imprenditoria al calcio e anche alla politica, soprattutto alla politica, e allora voglio chiudere questo articolo con una citazione del presidente: “di tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Calcio è Sacro”.
Allora se profano vuol dire essere indegno di toccare o sentire o vedere persone o cose sacre, meglio occuparsi solo di calcio e sport… ciao Silvio!
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