Lupi si nasce …

Le fiabe sbagliano a dare al male la forma di una magnifica creatura selvaggia, i lupi sono animali nobili; mansueti, leali, socievoli, affettuosi, hanno per i loro simili un forte sentimento familiare, sono stati per molto tempo gli amici fedeli dell’uomo, quando questo viveva ancora di caccia. Animale che diventa ribelle quando non accetta il dominio richiedendo rispetto, insomma chi rispetta, è rispettato.

In Italia esiste una tifoseria che si identifica molto nel lupo, la tifoseria del Cosenza Calcio, una tifoseria molto particolare che ama i colori della propria squadra e la supporta in tutto e per tutto.

Il Cosenza Calcio nella sua storia calcistica, è caduto tante volte, ma altrettante si è rialzato con dignità e rispetto, portando avanti i suoi meravigliosi colori rossoblu, simbolo della città l’Atene delle Calabria. 

Una squadra mai stata in serie A, ma con un tifo tranquillamente paragonabile alle grandi tifoserie della massima serie.

I tifosi bruzi sono caratterizzati da un particolare attaccamento viscerale alla maglia e al territorio di appartenenza. 

Un legame talmente forte da poter essere accostato a quello tra i parenti stretti, l’essere Consentito non è scritto nel Dna, ma poco ci manca.

Oggi nell’era dei Social, sono diventati virali alcuni video della trasmissione televisiva Lupi Si Nasce, video che ritraggono i tifosi all’uscita dello stadio ad ogni partita  casalinga  al San Vito. 

I tifosi vengono intervistati puntualmente, dando sfogo alle loro considerazione sui i 90 minuti  per la maggior parte delle volte in dialetto. 

Storica l’intervista ad un signore di 40 anni, che alla domanda dell’intervistatrice che chiese il suo pensiero sull’eliminazione della Nazionale di Calcio Italiana, il signore rispose tutto orgoglioso anche se in modo un po’ colorito: “dell’Italia non me ne frega nu C…. Il Cosenza è la mia vita, l’Italia pi mmia po perdere sempre”.

O quello dello “zio Angeluzzo “ tifoso storico che ogni domenica con la sua pernacchia di ingresso video, è pronto ad intonare nuovi cori inventati al momento come: “presidente simm mur e mur con l’ospedale annunziata una canzone per il Cosenza io canterò e quattro piroette dintra u cumo”. 

In un calcio dove la realtà dice altro, un calcio succube delle sponsorizzazioni, dei profitti dei soldi, il Cosenza calcio è una piccola isola felice, un calcio dove tutto è Famiglia dove anche se si digiuna e si fanno sacrifici la Domenica si va allo stadio e non importa quale categoria l’importante è stare insieme, per noi nostalgici tutto questo è meraviglioso. 

Forza Lupi!

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