Un lampo di luce che brilla negli anni bui del nuoto italiano
Chi è appassionato di sport conosce bene la leggenda di Novella Calligaris, la madre del nuoto azzurro. Il 30 agosto 1972, a 17 anni, Novella Calligaris conquista la prima medaglia olimpica del nuoto italiano con l’argento nei 400 stile libero a Monaco di Baviera, alle spalle dell’australiana Shane Gould. successivamente la padovana si prende il bronzo nei 400 misti e negli 800 stile liberi.
Tre podi storici con annessi tre record europei.
Ma è ai Mondiali di Belgrado, il 9 settembre dell’anno successivo, che la giovane atleta azzurra scrive un’altra pagina indelebile dello sport italiano e mondiale.
In Jugoslavia stravince gli 800 stile libero con una facilità disarmante. Ferma il cronometro in 8’52″973, stabilendo così anche il record del Mondo.
La Calligaris, oltre a essere la prima iridata del nuoto italiano, diventa così la prima detentrice di un record mondiale. Lei, mingherlina contro i colossi americani, tedeschi e australiani. Nel 1974, senza aver compiuto ancora 20 anni, si ritira dall’attività agonistica con un palmares impressionante, soprattutto la carriera così breve.
21 record europei, di cui il primo stabilito a 14 anni; 71 titoli italiani individuali, tra cui tutte le distanze dello stile libero; 3 Medaglie olimpiche; 3 Medaglie mondiali; 3 Medaglie europee; 4 Medaglie ai Giochi del Mediterraneo.
Per capire la portata delle imprese della Calligaris, basti pensare al fatto che la prima atleta italiana a vincere una medaglia mondiale dopo di lei è stata Lorenza Vigarani ai mondiali di Roma del 1994. Inoltre è stata la sola donna italiana ad ottenere medaglie olimpiche nel nuoto fino alla medaglia d’argento conquistata dalla “Divina” Federica Pellegrini ad Atene 2004 nei 200 m sl. 32 anni dopo.
