Questa è la storia di una squadra indomabile che sconfisse avversarie di Serie A e arrivò in finale
Il Palermo ’78-’79 è squadra di serie B ma capace di battere qualsiasi avversario nei 90 minuti. Che la squadra sia di serie A o serie B non importa. Il Palermo di Fernando Veneranda ha una difesa disciplinata, un centrocampo semplicemente da serie A e due attaccanti rapidi.
Alla prima di Coppa Italia pareggio 1-1 alla Favorita contro il Verona (squadra di A), poi sbancano Cesena. E si ritrovano a giocarsi il passaggio del turno, nientemeno, contro il Torino di Pulici e Graziani che ha vinto le prime due partite e comanda il girone. Se la giocano in casa del Torino.
Siamo nell’estate del 1978. Il Torino più forte di sempre (fatta eccezione per il GRANDE TORINO di Valentino Mazzola) ha in campo giocatori come Claudio Sala, Pecci, Graziani e Pulici. Li allena il guru della panchina Gigi Radice.
Il Torino maltratta il Palermo nella prima mezzora, i rosanero non vedono palla e sono già in svantaggio dopo tre minuti. Ma tutto cambia nella ripresa: al 54’ pareggia Osellame. I tantissimi tifosi siciliani in curva Filadelfia spingono e ci credono. Al 70’ Borsellino incrocia nell’angolo. La gente è impazzita, Torino–Palermo 1-2. Passano cinque minuti e un devastante Brignani detta l’assist per Arcoleo.
Saltato netto Onofri, stoccata imprendibile, gol. Risultato finale: Torino–Palermo 1-3. Tre gol del Palermo in venti minuti. Negli spogliatoi decisamente cauto mister Veneranda, ma gli brillano gli occhi: “In campo si va sempre per vincere. Nell’intervallo ho ripetuto ai ragazzi di crederci perché il Torino sarebbe calato”.
Il Palermo poi batterà il Brescia e poi ancora due squadre di serie A: la Lazio, eliminata ai rigori e il Napoli, doppietta di uno stratosferico Citterio che sbanca il San Paolo.
Quel Palermo si fermerà solo al 116° minuto della finale contro la Juventus.
Ma potete chiedere in giro e nessuno a Palermo e dintorni ha dimenticato la Coppa Italia 1978-’79. E vi ripeteranno la formazione a memoria. Questo è l’amore per il calcio.
