Quando una storia d’amore finisce e i due non sanno come dirsi addio arriva la classica frase “ti lascio perché ti amo troppo”.
Il rapporto tra Silvio Baldini e il Palermo è fatto di gioie e dolori: per due volte alla guida della squadra e in entrambe le occasioni due addii traumatici. Ma la carriera del tecnico di Massa è costellata da grandi amori a reazioni lampo, inaspettate e traumatiche per gli ambienti sportivi.
L’amore, in questo caso il calcio, deve essere superiore a tutto. Altrimenti, meglio cambiare. Finisce l’avventura di Silvio Baldini a Palermo. Una storia, quella fra il tecnico toscano e la Sicilia, a tinte forti. Rosa, come la promozione in B, nero come l’umore che ha portato all’addio. Non si sentiva parte del progetto e l’ha lasciato, senza scendere a compromessi.
Tutto come nel pieno rispetto come un filosofo, nel senso più pieno del termine. Quale sia la goccia che ha fatto traboccare il vaso non si sa: Baldini il 27 luglio 2022, a quattro giorni dal debutto stagionale in Coppa Italia e a poche settimane dall’inizio del campionato di Serie B, a sorpresa si dimette insieme al direttore sportivo Renzo Castagnini per divergenze di mercato con la nuova proprietà del Palermo. Un matrimonio diviso in periodo tra vari tira e molla , come in quelle storie d’amore che si riprova a tornare insieme per il bene dei bambini dei propri figli.
Il primo periodo in rosanero nella stagione 2003/2004, con il presidente Maurizio Zamparini, sembrava un idillio. La squadra lottava per la promozione (terza in classifica) ma sul finire della stagione qualche sconfitta di troppo, nervosismo e battibecco mediatico sulla formazione tra il patron e il tecnico, scaturirono nell’esonero.
La storia di Baldini in Sicilia ha una nuova fase, l’ultima fino ad adesso. Il tecnico di Massa il 24 dicembre 2021 fa ritorno a Palermo, in quel momento quinta nel girone C di Serie C con 33 punti dopo 20 partite, sostituendo l’esonerato Giacomo Filippi. Baldini entra subito in sintonia con i tifosi e l’ambiente e dopo alcune partite pareggiate inizia una cavalcata vincente che porta i siciliani in B. Chiude la stagione regolare al terzo posto e nei play-off arriva in finale, dove batte il Padova per 1-0 sia all’andata sia al ritorno, ottenendo la promozione e riportando inaspettatamente il popolo rosanero in serie cadetta dopo tre anni dal fallimento.
Viene confermato anche per la stagione in corso e nonostante la nuova società del City Group parli di campionato di assestamento, Baldini durante le conferenze stampa e le interviste dichiara che l’obiettivo è la serie A.
Il popolo rosanero sogna dietro il tecnico che diventa anche il simbolo della campagna abbonamenti. Il 21 luglio il Palermo viene sconfitto 5-0 a Pisa e iniziano i primi mugugni: Baldini dichiara che ci sono giocatori distratti dal mercato e parla di 5-6 rinforzi. I nuovi giocatori arrivano subito: Sala, Pigliacelli, Elia, Stoppa ma ci sono anche uomini importanti per il progetto di Baldini, come Marconi, che ricevono il rinnovo del contratto per un solo anno e altri, come Dall’Oglio e soprattutto Giron, che vengono ceduti.
Storia finita … Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione. L’amore è anche imparare a rinunciare all’altro, a saper dire addio senza lasciare che i tuoi sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo. Quindi buona fortuna mister Baldini! Palermo ti ringrazia.
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