La guerra in Ucraina scoppiata dopo l’invasione della Russia lo scorso 24 febbraio continua ad avere conseguenze anche nel mondo del calcio.
Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere la vicenda legata al 42enne Anatoliy Tymoshchuk, ex capitano che ha giocato 144 volte per l’Ucraina, al quale vengono strappati licenze e titoli perché “lavora in silenzio con l’invasore” .
L’ex giocatore che oggi lavora come vice allenatore dei russi dello Zenit San Pietroburgo è stato allontanato dal comitato etico per una mancata presa di posizione sul conflitto, sparendo completamente dalla scena pubblica.
Più inquietante il fatto che Tymoshchuk non ha mai lasciato lo Zenit come invece hanno fatto altri dirigenti, allenatori e giocatori ucraini che lavorano per club sportivi russi.
Un duro colpo per il popolo ucraino e per coloro i quali si aspettavano almeno una parola da parte del giocatore più rappresentativo del Paese.
Un comportamento inaccettabile per l’opinione pubblica del suo Paese ma anche per il comitato etico (guidato peraltro da un Italiano), e in conseguenza all’accoglimento di tutte le richieste portate alle Uaf, Tymoshchuk è stato non solo privato della licenza, ma anche di tutti i premi statali e dei titoli onorifici oltre che dei titoli ottenuti sul campo.
Cancellati, in poco tempo, tutte le memorie della vittoria del campionato ucraino come pure quella della coppa nazionale, Tymoshchuk si è inoltre visto escluso dall’albo ufficiale dei calciatori della nazionale. Infine, gli è stato vietato a vita di svolgere attività calcistiche sul territorio ucraino, in sostanza cancellato definitivamente dalla STORIA, come d’altronde succedeva agli oppositori di regime ai tempi dell’Unione Sovietica.
Molto diverso invece il trattamento riservato ad Shevchenko, ex calciatore del Milan di Silvio Berlusconi che ospite de Fabio Fazio durante il collegamento da Londra con il programma di Rai 3 ‘Che tempo che fa’, non nasconde la sua grandissima preoccupazione per le sorti del suo popolo e della sua Patria, lanciando un grido d’aiuto e di dolore a tutto il mondo soprattutto al popolo Italiano.
“Italiani, aiutateci anche voi”, dice Shevchenko. “Quando sono arrivato in Italia mi sono sentito uno di voi e per me l’Italia è la mia seconda patria.
Chiedo agli italiani di aiutare la mia gente, che hanno adesso bisogno di grande supporto”. “Tutta l’Europa è in pericolo”.
L’ex Pallone D’oro afferma anche che lo sport “ha un potere incredibile. Può cambiare veramente il mondo”.
Oriana Fallaci diceva: “Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere. Piangi a quello cui negasti una sigaretta e non è tornato con la pattuglia; piangi su quello che hai rimproverato e ti s’è disintegrato davanti; piangi su lui che ha ammazzato i tuoi amici.”
E tutto questo fa male, la guerra significa proiettili rombanti e schegge d’acciaio; soprattutto significa fango, pidocchi, fame freddo e vittime troppe vittime, speriamo che tutto questo finisca molto presto e che, per una volta la canticchiante e danzante feccia del mondo possa trarne qualche insegnamento per non commettere sempre gli stessi errori e mostrare al mondo gli stessi orrori.
Che Dio vi benedica tutti!
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