Vittoria per il nostro giornale: riconosciuti i Contributi Editoriali

Chi segue le vicissitudini di questo giornale sa benissimo con quanto ardore abbiamo combattuto per ottenere i contributi editoriali per la stampa che, avendo tutti i requisiti, ci spettano di diritto. Questo impegno ha finalmente portato i suoi frutti, nonostante le sfide e le resistenze incontrate lungo il cammino.

Tutto inizia quando, purtroppo o per fortuna, la legge chiede un parere al Console Generale e al Comites del NSW. Il 5 aprile 2023, il Console Generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip, aveva espresso difficoltà nel valutare la nostra effettiva diffusione tra la comunità italiana in Australia, etichettando la nostra pubblicazione come un periodico di opinione e costume più che di informazione. Pur riconoscendo l’ampio spazio dedicato a eventi comunitari e articoli su storia e costumi italiani, il Console aveva criticato il nostro contributo alla promozione del “sistema Italia”, ritenendoci viziati da un atteggiamento polemico e anti-istituzionale.

È curioso come lo stesso Console, che rimanda sistematicamente al mittente le copie che inviamo in Consolato, possa sostenere di non avere elementi per una valutazione adeguata. Eppure, definirci un periodico di opinione è un complimento che accogliamo con orgoglio: in un contesto dove l’uniformità di pensiero regna sovrana, avere un’opinione è un atto di eroismo.

Quanto all’accusa di essere anti-istituzionali, preferiamo definirci “critici costruttivi” di un Consolato che, a nostro avviso, non funzionava come avrebbe dovuto. La fiducia e il rispetto vanno dati a chi se li merita, non a chi non ha nessun rispetto nei nostri confronti. Tuttavia, qualcosa è cambiato. Tre mesi dopo, il 3 luglio 2023, lo stesso Console ha rivisto la sua posizione, sottolineando l’ampio spazio che dedichiamo agli eventi di interesse comunitario e alla cultura italiana. Ha precisato che il giudizio negativo riguardava solo la promozione del “sistema Italia” nel suo complesso, senza compromettere il giudizio positivo sugli altri requisiti.

Alla luce di questo cambio di “opinione”, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha preso atto della situazione e ha confermato che avrebbe tenuto conto delle nuove attestazioni nell’istruttoria, rispettando comunque gli accertamenti previsti dalla legge. Questa svolta ci ha lasciati piacevolmente sorpresi. E se non l’ho mai fatto prima d’ora, sento il dovere di ringraziare. Comprendo che la prima valutazione potesse essere influenzata da un paio di articoli polemici anche se le opinioni di chi appone la propria firma sono personali e non rappresentano la linea editoriale del giornale. Da parte mia, posso solo aggiungere che non ho mai censurato nessuno, nel rispetto della Costituzione e del diritto di replica. La libertà di espressione e il confronto sono valori che difendiamo strenuamente, a differenza di altri giornali locali.

Inoltre, il parere del Comitato degli Italiani all’Estero (Com.It.Es) del NSW non è stato preso in nessuna considerazione. Anche a Roma avranno capito che era viziato da pregiudizi personali e vendette locali di bassa lega.

È bene ricordare che di recente, durante una riunione riguardante i contributi richiesti dal nostro giornale per l’anno 2023, il Presidente Luigi Di Martino ha affermato che “la pubblicazione rimane divisiva con attacchi personali e, alcune volte, denigratori rivolti ai membri della comunità” e, inoltre, che presenta “una chiara linea editoriale antistituzionale”. Ha quindi espresso voto contrario, invitando i suoi colleghi a non “alimentare questo tipo di comunicazione comunitaria con contributi pubblici”.

Benché il parere di questo soggetto valga tanto quanto deciso dal Dipartimento dell’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio, è lecito chiedersi se sia opportuno che la comunità italiana nel NSW continui ad essere rappresentata da individui guidati soltanto da personalismi e “non in grado di garantire un regolare espletamento delle funzioni” richieste dalla legge.

Il 2 luglio 2024, con piacere abbiamo ricevuto una comunicazione ministeriale nella quale era riportato che, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e dell’Ufficio per il sostegno all’editoria nell’ambito del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, il contributo spettante alla nostra impresa per l’anno 2022 è stato calcolato nella misura percentuale pari al 94,68%, per un totale di € 90.817,54.

Pubblico questa cifra per dimostrare cosa sia la trasparenza e per dare il buon esempio a coloro che ancora si oppongono al nostro giornale, che considero il migliore organo comunitario stampato in Australia. E naturalmente continueremo a offrire “opinioni” gratuite, anche se il mio “onorario” rimarrà fermo a quota zero, accontentandomi solo di un modesto rimborso spese.

Arrivare a questo punto non è stato facile. Abbiamo perso collaboratori validi perché non eravamo in grado di stipendiarli, abbiamo perso il conto delle ore trascorse davanti al computer, e le sfide di uscire in tempo tutte le settimane. Ora possiamo permetterci un qualche aiuto. Le battaglie degli scorsi anni hanno lasciato un segno, e gli anni che avanzano inesorabilmente hanno fatto il resto. Spero di continuare ancora per un po’, fino a che non sarò in grado di dire: “Vi ho indicato la strada, ora camminate da soli”.

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