Lisa Ackerman, la pluripremiata Storica d’arte internazionale

Intervistare Lisa Ackerman vuol dire tuffarsi in un oceano profondo di genialità. Dallo sguardo amabile e radioso incontriamo la Direttrice Executive della Columbus Citizens Foundation, organizzazione destinata al patrimonio italoamericano.

Lisa è stata CEO, con potenzialità su progetti, anche UNESCO, per la collaborazione internazionale nella conservazione del patrimonio e supervisione di più di 100 progetti in 60 paesi.

Conoscendo più in profondità l’italoamericana di New York, scopriamo che le sue origini risalgono a 120 anni fa, quando la sua famiglia dalla città di Palermo emigrò in America. È la forza tramandata dai nonni, che le hanno inculcato che la lingua italiana non va perduta, anzi deve essere parte attiva per gli italiani all’estero. 

Lisa Ackerman è una Storica e Critica d’arte, oltre che Docente universitaria, al Pratt Institute di New York. Riferisce di avere un rapporto bellissimo con i suoi studenti. È in grado di offrire agli allievi una visione intima del lavoro sul campo. Confida che è molto diverso l’interesse degli studenti delle precedenti generazioni da quelli di oggi. Nella società attuale i giovani sono interessati all’Architettura ambientale e all’Architettura del benessere. 

La Presidente dell’Historic House Trust di New York e del New York Preservation Archive Project, sostiene che il suo ruolo si volge alla salvaguardia del patrimonio mondiale ed al recupero di restauro. È naturale, come ipse dicit, che i progetti per andare in porto hanno bisogno di onerosi finanziamenti, dunque impegno e sacrificio. Solare e fulgida come un diamante, Lisa abbaglia l’America con il suo sorriso e un fine ingegno sagace.  

È stata ed è pluripremiata da moltissime Associazioni per le sue solerti capacità relazionali e grande dinamicità.  Il 14 ottobre 2024 ricorre l’80’ anno della Parata del Columbus Day, la più grande celebrazione dell’Italian Heritage, che si svolge nella 5’ strada di New York. “Questo giorno, afferma la nostra intervistata, è giorno di gioia, di allegria, spensieratezza per gli italoamericani, per celebrare non solo la cultura, ma anche l’architettura e il patrimonio, edifici storici, monumenti, opere d’arte, siti archeologici, oggetti storici”. 

Il 17 ottobre Lisa Ackerman, nel 115’ Anniversario degli Outstanding Executive Awards, sarà onorata durante l’annuale galà con un premio dalla Lt. Joseph Petrosino Association. 

La premiata è stata nominata dall’Association of Italian American Educators, AIAE – Le Luci di New York – con la sua Presidente, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York. L’Ackerman ha sempre sostenuto AIAE in diverse occasioni; si ricordi la cerimonia del 3 maggio alla CCF, grazie a lei. 

È l’indiscusso senso di solidarietà per gli italoamericani, l’attaccamento alle tradizioni italiane e a tutto ciò che, riportandola in primis alla Sicilia dei suoi nonni, la rendono unica.  

È il trasporto e l’amore per l’Italia, dove Lisa a Firenze, città d’arte, ricca di immortali monumenti, ha studiato per più di 2 anni ai tempi dell’Università e collaborato con una Fondazione privata. 

Poi il suo sagace intuito e l’impegno le hanno consentito un incredibile salto di qualità nel contesto sociale.  È donna in carriera, fulgida nel suo senso di solidarietà e slancio per i connazionali che ama. Requisiti che la fanno brillare negli USA, come “Le luci di New York”, tanto da essere designata “italoamericana dal cuore d’oro”. Siamo all’epilogo di un’intervista davvero avvincente. La storica d’arte invita i giovani italiani all’estero a seguire sempre le proprie passioni, a non lasciarsi distrarre, né intimorire dagli ostacoli. 

Insiste che tutto il mondo è ricco di opere d’arte, divenute patrimonio universale e suggellate per mano di architetti italiani di cui bisogna essere fieri. Si rivolge, infine, ai fratelli italoaustraliani che, come insiste, hanno una storia di emigrazione simile agli italoamericani, inviando loro un affettuoso saluto. Si augura che in futuro anche a Sydney o Melbourne possa esserci un gemellaggio con un Columbus Day italoaustraliano. 

Sarebbe l’inizio di un sodalizio senza confini, afferma Lisa Ackerman, affinché i beni culturali delle proprie origini siano tutelati, protetti e fatti conoscere in ogni parte del mondo.