Sarà Roma ad ospitare il 5 e 6 settembre, la riunione dei Ministri della Salute organizzata dall’Italia nell’ambito della Presidenza del G20.
La due giorni è stata convocata dall’Italia, convinta dell’importanza dei temi sanitari per una crescita globale e per il benessere e la prosperità dell’intera comunità internazionale, con lo scopo di elevare il livello di collaborazione finalizzato ad affrontare uniti le sfide sanitarie a livello internazionale.
La riunione verterà sugli effetti della pandemia di COVID-19 sulla sanità mondiale e sulle conseguenze dell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Verranno chieste inoltre ulteriori azioni a favore di una “sanità unica”, di una migliore interconnessione tra la salute animale, la salute umana e le condizioni ambientali, e una maggiore cooperazione mondiale per garantire un accesso equo agli strumenti di controllo delle malattie come vaccini, terapie e diagnostica.
Il G20 Health Ministers’ Meeting 2021 è uno degli incontri ministeriali organizzati nell’ambito del G20 Leaders Summit 2021 , che sarà ospitato dall’Italia nell’ottobre 2021.
Il G20 2021, sotto la Presidenza italiana, si concentrerà su tre grandi pilastri di azione interconnessi: Persone, Pianeta, Prosperità. All’interno di questi pilastri, il G20 mira ad assumere un ruolo guida nel garantire una rapida risposta internazionale alla pandemia di COVID-19, in grado di fornire un accesso equo e mondiale a diagnostica, terapie e vaccini, rafforzando al contempo la resilienza a futuri shock legati alla salute.
Ogni Presidenza del G20 prevede l’organizzazione di riunioni ministeriali su ciascuna delle principali aree di interesse del forum. Questi incontri sono importanti opportunità per discutere e sviluppare ulteriormente questioni di rilevanza internazionale, creando così un consenso su specifici risultati condivisi. Le riunioni ministeriali sono organizzate indipendentemente dal Vertice, in cui i Capi di Stato e di governo approvano alcuni dei principali risultati raggiunti dai ministri.
Il G20 è composto da 19 paesi e dall’Unione Europea. I 19 paesi sono Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Germania, Francia, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Federazione Russa, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
La struttura della Riunione dei Ministri della Salute prevede tre sessioni.
La prima sessione tratterà l’impatto del Covid-19 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. La prolungata emergenza sanitaria minaccia il loro progresso, con stime che indicano come per determinati obiettivi il ritardo accumulato potrebbe ammontare a decenni, in particolare in alcune aree del mondo, e rende ancor più urgente la priorità degli sforzi per il loro raggiungimento.
Il G20 Salute avrà come messaggio principale il mandato “ricostruire meglio”, insieme al raggiungimento di una maggiore resilienza nell’affrontare le crisi sanitarie. Migliorare i sistemi sanitari su scala globale, nazionale e locale, a partire dalle cure primarie e dalla medicina di comunità, e investire una quantità rilevante di risorse nella salute e nel benessere sarà di capitale importanza per sostenere il progresso socio-economico globale a lungo termine e raggiungere maggiore prosperità condivisa. Sarà quindi necessario perseguire una ripresa che tenga conto delle lezioni apprese durante la pandemia, adattandole al contesto SDG.
La seconda sessione fornirà indicazioni specifiche su questi cambiamenti. Affronteremo la domanda su cosa dovrebbe essere fatto per prevenire, essere meglio preparati e rispondere alle future pandemie. Nella consapevolezza che le ultime crisi sanitarie hanno avuto i loro principali fattori determinanti nell’interfaccia uomo-animale-ambiente, una delle risposte chiave che i membri del G20 suggeriranno sarà quella di rafforzare l’approccio One Health, che racchiude in un concetto olistico umano, salute animale e ambientale come determinanti del nostro benessere.
In termini di risposta, la crisi ha innanzitutto messo in luce l’importanza di disporre di sistemi sanitari solidi ed efficienti, superando decenni di investimenti inadeguati.
La terza sessione esaminerà gli strumenti che ci consentono di contrastare efficacemente la pandemia. I membri del G20 affronteranno l’individuazione delle migliori strategie globali possibili per sostenere lo sviluppo e l’accesso equo a vaccini, terapie e diagnostica. Il Covid-19 ci ha insegnato come la ricerca scientifica, la cooperazione internazionale e il partenariato pubblico-privato riescano a produrre risultati straordinari, compresi vaccini sicuri ed efficaci in pochi mesi.
I Ministri del G20 discuteranno su come garantire il più ampio accesso possibile ai vaccini in tutto il mondo, partendo dai meccanismi di collaborazione esistenti, compresa la donazione di dosi per far fronte ai bisogni più immediati.
Sarà inoltre necessario colmare il gap di finanziamento dell’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A), in particolare nei pilastri che riguardano i sistemi sanitari e la diagnostica, che continueranno ad essere rilevanti per la gestione della pandemia insieme ai programmi di vaccinazione.
L’obiettivo è che la riunione dei ministri della Salute del G20 trasmetta un messaggio rafforzato di cooperazione, solidarietà ed equità, nella convinzione che “nessuno debba essere lasciato indietro”.
Le sessioni di lavoro si svolgeranno in Campidoglio e la stampa estera e italiana accreditata sarà ospitata presso la sede dell’Associazione Civita.
La riunione dei ministri della Salute di settembre è una tappa del percorso intrapreso dalla Presidenza italiana insieme ai membri del G20, ai Paesi ospiti e alle Organizzazioni internazionali. Il Global Health Summit di maggio ha raccolto nella Dichiarazione di Roma i principi che ispirano la lotta al Covid-19. Lungo questo percorso, a fine ottobre, i ministri della Salute incontreranno nuovamente i colleghi delle Finanze per affrontare la questione fondamentale di come rafforzare l’architettura sanitaria globale.
Pur mantenendo il ruolo centrale dell’OMS, l’obiettivo è migliorare la cooperazione tra le organizzazioni internazionali esistenti e le autorità nazionali, eventualmente istituendo un forum congiunto di coordinamento e decisione dei ministri della salute e delle finanze del G20, aperto alle organizzazioni internazionali e ad altri attori pertinenti.
(AISE/Allora)
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