Tajani dal Cairo: “Ridurre il conflitto e prevenire un’espansione in Libano”

Il ministro degli esteri e vicepremier italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza dell’Egitto come possibile mediatore nel complesso conflitto che attanaglia la Striscia di Gaza. Questo annuncio è stato fatto durante la sua visita ufficiale al Cairo, in concomitanza con il summit della Lega Araba.

“L’Egitto è un paese cruciale per promuovere una de-escalation in Medio Oriente”, ha dichiarato Tajani. Durante il suo soggiorno al Cairo, il ministro italiano ha tenuto colloqui con il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry, e con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi.

La diplomazia è al lavoro per cercare una soluzione al preoccupante conflitto israelo-palestinese che preoccupa la comunità internazionale. L’Egitto è visto come il principale mediatore in grado di avvicinarsi a questo obiettivo. In questa cornice, i vertici della Lega Araba si sono riuniti oggi al Cairo per discutere una possibile soluzione alla grave crisi nella Striscia di Gaza.

Sul tema dell’approvazione dell’ingresso dei profughi palestinesi, stimati in circa due milioni, nel territorio egiziano attraverso il valico di Rafah, il ministro ha dichiarato che questo è un problema da affrontare successivamente alla de-escalation.

Appena sbarcato al Cairo, il capo della diplomazia italiana ha contattato Nadav Kipnis, il figlio di una coppia di italo-israeliani dispersi. Ha espresso la determinazione a fare il possibile per riportarli a casa e ha discusso questa questione con il presidente Al Sisi e il Segretario Generale della Lega Araba.

“Ho trovato un ascolto attento da parte del presidente egiziano al-Sisi, e ho chiesto di fare il massimo per affrontare la difficile situazione degli ostaggi, in particolare donne, bambini e anziani”, ha dichiarato Tajani in seguito all’incontro con il presidente egiziano.

Successivamente, ha avuto un incontro bilaterale con il Segretario Generale della Lega Araba, Ahmed Abdoul Gheit, per ottenere informazioni aggiornate sulle iniziative diplomatiche che i paesi arabi stanno cercando di mettere in atto.

Il vicepremier ha sottolineato che questa missione al Cairo rientra negli sforzi diplomatici dell’Italia per favorire il ritorno della pace in Medio Oriente e in Israele. Ha anche ribadito la ferma condanna dell’Italia per l’attacco terroristico di Hamas, ritenendola responsabile della situazione attuale. Inoltre, ha chiesto che siano compiuti tutti gli sforzi possibili per ridurre il conflitto e prevenirne un’ulteriore estensione, inclusa una possibile espansione verso il Libano.

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