C’è una voucher per te!

Non condivido il pensiero di Umberto Eco che attacca internet dopo aver ricevuto all’Università di Torino la laurea honoris causa in Comunicazione e Cultura dei media. “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”.

No, non può essere così, perché, a volte, si apprendono importanti iniziative e messaggi che altrimenti sarebbero rimasti a noi segreti. È di pochi giorni fa un messaggio che ha colto la mia attenzione.

La “postataria” dichiara di sentirsi onorata di potersi chiamare Segretaria Generale della GIA Network e annuncia distribuzione di aiuti finanziari in buoni spesa per cittadini italiani residenti in NSW.

Una generosa iniziativa, resa ancor più nobile dalla collaborazione con la Father Atanasio Gonelli Charitable Fund, che ogni anno celebra la memoria del padre Cappuccino ed elargisce aiuti finanziari ai bisognosi. Con un Fondo così cospicuo alle spalle e l’esperienza del suo presidente, non ci sono dubbi che si tratta di una genuina raccolta per una genuina causa.

La notizia è meritevole e di massima divulgazione, ma posso capire la poca esperienza della giovane associazione per non aver diramato l’appello con un comunicato stampa, al quale avremmo senz’altro risposto e dato spazio.

A suo tempo, quando organizzammo la Festa della Repubblica, avevo reso partecipi pure loro, anche se per motivi a me oscuri non hanno collaborato. La risposta forse si evince dal fatto che tra i ringraziamenti dell’onorata Segretaria Generale ci sia pure un organo di stampa con sede in Leichhardt. Infatti nell’edizione del bisettimanale della settimana dopo, il tabloid ha dedicato un bell’articolone con tanto di foto della bella iniziativa.

Ero del parere che quando si cerca di fare del bene alla comunità, non ci dovrebbero essere né partiti né testate giornalistiche, ma tutti gli sforzi dovrebbero essere accentrati su quelli che hanno bisogno.

Naturalmente non sono gli unici a voler alleviare le pene a quegli italiani che per colpa del Coronavirs sono rimasti senza sostentamento, ma almeno queste istituzioni ce lo fanno sapere.

Il Governo del NSW elargisce aiuti molto generosi che arrivano fino a $750.00 per quelli che lavoravano almeno 20 ore alla settimana. Molti di questi beneficiari, nemmeno lavorando racimolavano questa cifra.

Inoltre, il Ministero degli Esteri, attraverso i Consolati ha messo a disposizione 6 milioni di euro proprio per dare aiuto agli italiani all’estero in bisogno. Ma sono sicuro che i ragazzi abbandonati a se stessi avranno già bussato a questa porta.

È utile sapere che il governo del NSW ha inoltre stanziato un pacchetto di $20 milioni per alloggi temporanei di crisi per studenti internazionali bloccati che sono stati sfrattati o stanno affrontando uno sfratto imminente e persone che sono state licenziate dal lavoro.

Anche la Croce Rossa australiana fornisce agli immigrati, agli studenti stranieri e ai residenti temporanei degli aiuti economici per far fronte alle difficoltà causate dal coronavirus. Il piano si chiama Extreme Hardship support, e fino ad ottobre aiuterà gli immigrati a pagare affitti e bollette.

Multicultural NSW sta gestendo un programma di aiuti di emergenza da 5,5 milioni di dollari. Sosterrà le ONG e le organizzazioni comunitarie nel fornire aiuti di emergenza ai titolari di visti temporanei, con particolare attenzione ai richiedenti asilo. In momenti d’indigenza tutto aiuta e se anche arriva solo una voucher per generi alimentari, ben venga.

E sono sicuro che tutto si svolgerà secondo le più stringenti regole della trasparenza e dell’imparzialità. Nel limite del possibile e se ce lo faranno sapere, vi terremo informati dell’andamento di questa nobile iniziativa. Chi infine, fosse veramente nei guai e non avesse altra alternativa, può scriverci e nel limite delle nostre finanze cercheremo di dare una mano, oppure passare le loro richieste a chi di competenza.

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