Terrore antisemita

Scene di inaudita violenza si sono consumate domenica sera a Bondi Beach, la spiaggia più famosa d’Australia, durante una celebrazione di Hanukkah organizzata presso il Bondi Pavilion. Due uomini armati hanno aperto il fuoco contro la folla riunita per l’evento “Chanukah by the Sea 2025”, provocando una delle peggiori stragi armate nella storia recente del Paese.

Il bilancio ufficiale, aggiornato dalla polizia del New South Wales, è di sedici morti, tra cui una bambina di dieci anni. Tra le vittime figura anche uno dei due assalitori, colpito mortalmente durante l’intervento delle forze dell’ordine. Decine di persone sono rimaste ferite, sette delle quali versano ancora in condizioni critiche negli ospedali di Sydney.

La sparatoria è avvenuta poco dopo le 18:40, mentre centinaia di persone, molte famiglie con bambini, si trovavano sul lungomare. Video diffusi sui social e dai media mostrano i due uomini, vestiti di nero, sparare dall’alto del ponte pedonale alle spalle del surf club, utilizzando armi lunghe ad alta potenza, ricaricate anche con cinture di munizioni.

La polizia ha confermato che i presunti responsabili sono padre e figlio: Sajid Akram, 50 anni, e Naveed Akram, 24. Il padre, titolare di una licenza regolare per armi da fuoco di categoria A/B, possedeva legalmente sei armi, tutte rinvenute sul luogo dell’attacco. Sajid Akram è stato ucciso durante il conflitto a fuoco con la polizia, mentre il figlio, gravemente ferito, è ricoverato sotto custodia e dovrebbe sopravvivere. Le autorità hanno indicato che, una volta dimesso, potrebbe affrontare gravi accuse penali.

Secondo gli investigatori, l’attacco sarebbe stato mirato contro la comunità ebraica, colpita mentre celebrava la prima notte di Hanukkah. Sono stati inoltre rinvenuti ordigni rudimentali, ora in fase di analisi.

Testimoni parlano di panico totale, con centinaia di persone in fuga e residenti che hanno offerto rifugio agli sconosciuti nelle proprie abitazioni. Un uomo è stato ricoverato dopo aver affrontato uno degli assalitori per aiutare a fermarlo.

Il primo ministro Anthony Albanese ha definito l’antisemitismo “una piaga” e ha disposto che le bandiere nazionali sventolino a mezz’asta. Il premier del NSW Chris Minns ha annunciato l’intenzione di inasprire le leggi sulle armi da fuoco.

Messaggi di cordoglio e solidarietà sono arrivati da tutto il mondo. Il presidente dell’Organizzazione Sionista Mondiale, Yaakov Hagoel, ha parlato di “una nuova manifestazione dell’ondata di antisemitismo” che attraversa il mondo dopo il 7 ottobre, affermando che “la luce del popolo ebraico trionferà sull’oscurità”. 

Bondi Beach resta chiusa.