Festeggiata Maria SS di Montalto a Sydney

I mottesi di Sydney si sono ritrovati presso la Chiesa di Saint Joseph a Enfield domenica 6 agosto per celebrare la Festa di Maria SS di Montalto. La tradizionale ricorrenza, giunta alla 29esima edizione è stata ricca di simbolismo e partecipazione, anche considerato che nell’ultima domenica di agosto i festeggiamenti prendono vita nel paesino siciliano.

La statua della Madonna di Montalto, venerata a 20,000 chilometri da Motta Camastra, comune nel messinese siciliano, è una copia dell’originale capolavoro marmoreo attribuito alla scuola del Gagini, considerato prezioso per la sua bellezza e il valore storico. Caratterizzata da un magnifico manto adornato da filamenti d’oro, richiama le origini nobiliari di Motta Camastra e la profonda devozione alla Santissima Vergine.

Come l’originale, anche i mottesi di Sydney hanno adornato la statua della Madonna con ori donati dai residenti di Motta Camastra come ex voto. Giunta in Australia dal 1995, La Vergine di Festeggiata Maria SS di Montalto a Sydney Montalto continua ad accompagnare i circa 2,000 tra mottesi di nascita e discendenti che hanno fatto del paese di emigrazione la loro nuova casa. Nella Santa Messa, che è coincisa con le prime comunioni e la Festa della Trasfigurazione, il celebrante ha ricordato che “Quando, come la Beata Vergine Maria, manteniamo la vicinanza al Signore e possediamo la forza spirituale per dedicarci alle nostre attività, la nostra attitudine nei loro confronti subisce un profondo cambiamento. Ciò che una volta sembrava obbligatorio diventa un’opportunità di servire, e il nostro stress e le ansie diminuiscono mentre attingiamo alla nostra potenza spirituale e scopriamo il significato più profondo dietro i nostri sforzi quotidiani.”

La celebrazione sociale è proseguita presso il ristorante Aqua Luna Waterfront Dining. Il Presidente Sam Silvestro ha introdotto l’evento, ringraziando gli oltre 160 convenuti, tra mottesi, discendenti e amici dell’Associazione. Un particolare ringraziamento è andato a quanti sono emigrati dal paesino messinese e a quanti pur essendo nati in Australia, continuano a tenere forte il patrimonio mottese. Il Presidente ha inoltre ricordato il contributo dato dai compaesani a sostegno dell’Associazione negli anni e che l’anno prossimo saranno 30 anni dalla fondazione del sodalizio. Un particolare invito è andato ai soci, esortati a rinnovare la tessera dell’Associazione affinché l’anno prossimo possa davvero essere un anniversario sentito da tutti i mottesi e i devoti della Madonna di Montalto.

Ad allietare i festeggiamenti è stato uno spettacolo in stile Abba, insieme a canti e balli coordinati con maestria da George Vumbaca, che hanno visto l’incoraggiante coinvolgimento di giovani e meno giovani, alla riscoperta della tradizione popolare e religiosa. Una ricca lotteria con una selezione variegata di premi ha tenuto i partecipanti insieme fino alla tarda ora del pomeriggio, per il divertimento di giovani e meno giovani.

Infine per chi non conoscesse la cittadina di Motta Camastra, visto la tortuosità delle strade che vi ci portano, essa è il luogo dove sono stati impiegati per diverse scene de Il Padrino, in cui Al Pacino cammina accanto alle sue guardie del corpo durante il suo esilio forzato, rappresentando il suo primo sguardo sulla Sicilia. La capacità di Motta Camastra di incarnare efficacemente il ruolo simbolico della Sicilia nella mente degli spettatori è così notevole che è stata riutilizzata anche nel secondo film della trilogia.

In questo caso, le strade del comune ricompaiono nei flashback in cui il giovane Vito Corleone si nasconde dal boss mafioso responsabile dell’uccisione della sua famiglia, aspettando l’opportunità di partire per l’America.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*