Il sangue etnico certo non le manca soprattutto in una cultura, quella armena, dove le parentele fanno parte della famiglia allargata.
Mentre si può rimanere sorpresi dal fatto che Zia Gladys abbia risposto alla lettera di un bambino che non ha potuto festeggiare il suo compleanno a causa dell’isolamento, chi conosce a fondo le realtà culturali saprà che si tratta di un modo per abbattere le barriere.
Pochi giorni prima del suo settimo compleanno, George Vrahas ha deciso di scrivere al Premier per farle sapere di essere davvero sconvolto dal fatto di non poter andare a scuola, uscire e nemmeno festeggiare con la sua famiglia e i suoi amici.
Intervistata dal Greek Herald, la madre ha raccontato come il piccolo George abbia chiesto di contattare la Berejiklian. “Mamma, dobbiamo sederci e discutere seriamente. Ho bisogno che tu scriva una lettera alla zia Gladys per dirle come mi sento”, ha detto George avrebbe detto alla madre, Christine.
La lettera inviata alla Premier recita: “Mi chiamo George, ho sei anni, sono arrabbiato per non poter andare a scuola. Mi mancano i miei amici e voglio essere in classe e vederli. Faccio i miei compiti ogni giorno e cerco di fare del mio meglio. Il mio compleanno si avvicina e non poterlo festeggiare mi rende triste.”
L’anno scorso, durante il primo periodo di isolamento, George ha inviato una prima lettera alla Premier in occasione delle festività pasquali, ricevendo indietro, oltre che una risposta insieme anche un sacchetto di uova di Pasqua.
Questa volta, Zia Gladys ha ricambiato la lettera di George indicando che “sebbene sia deludente non poter celebrare occasioni speciali con la famiglia e gli amici, è importante seguire i consigli sulla salute per tenerci tutti al sicuro durante questo periodo”.
“È bello aver ricevuto un riconoscimento da qualcuno che vediamo in televisione ogni giorno”, ha detto Christine sottolineando che questo periodo di isolamento è stato difficile e drenante soprattutto per i genitori con più figli che lavorano da casa.
Chiedendo a George se ha un messaggio da condividere con altri bambini che devono anche rimandare le loro feste di compleanno fino alla fine del blocco, dice “andrà tutto bene”. Christine si è detta orgogliosa del fatto che George abbia avuto il coraggio di esprimere i suoi sentimenti e di far sentire la sua voce, ma non si aspettavano una risposta dal Premier.
Quando a George Vrahas è stato detto che avrebbe dovuto saltare i festeggiamenti del suo compleanno il mese scorso a causa delle restrizioni, è stato il colpo finale per un bambino che, come molti altri, ha visto capovolgere gran parte del loro mondo e la loro salute mentale.
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